Scalabrini

Come reinterpretare l’oggetto più iconico della cultura di strada utilizzando l’artigianato italiano? Basato sull’idea di arte funzionale, (skate)board è un esercizio estetico che mira a dare una nuova caratteristica a un oggetto deviato dalla sua funzione primaria. Rimuovendo le ruote e sostituendo la fragile tavola con la natura solida e duratura del marmo, questa icona della mobilità urbana viene privata dei suoi elementi chiave; velocità e leggerezza. (skate)board crea un paradosso: una forma fluida creata per il movimento, resa statica e statutaria dall’intervento del designer.

Mentre il mondo è costantemente in movimento, le persone corrono da una cosa all’altra dimenticando di vivere il momento, Scalabrini prende questo simbolo per mettere in discussione il nostro rapporto con l’effimero, che ha proiettato in uno stato di congelato e trasformato in un’opera d’arte scultorea. Qui lo skateboard non è più utilizzato per pedalare, ma un’opera d’arte destinata all’osservazione.

mini(skate) è una collezione «arte di vivere» ispirata allo (skate)board, l’opera d’arte originale a grandezza naturale. Le creazioni di piccole dimensioni di Scalabrini sono veri oggetti del desiderio, disponibili in un’ampia gamma di colori naturali. Progettata in stretta collaborazione con i laboratori Dalla Pozza Marmi di Milano, la serie è concepita per offrire una moltitudine di possibilità in marmi dalle infinite sfumature. I mini(skate) sono interamente scolpiti a mano dagli artigiani del marmo del laboratorio, la cui eccellenza risplende da diverse generazioni. Ogni esemplare è scolpito da un unico blocco, rendendo ogni pezzo unico.

mini(skate) unisce abilmente due mondi; un artigianato italiano millenario associato ad un oggetto di culto della cultura pop americana. Scalabrini ha tratto ispirazione dalle sue radici accademiche e dalle collaborazioni che hanno segnato il suo viaggio non convenzionale tra Roma, Milano, Parigi e New York, dove ha vissuto per diversi anni. Questa fusione culturale lo ha portato ad abbattere i confini, fondendo le influenze significative che hanno plasmato il suo viaggio in un oggetto singolare.